Monte Palanzone

ALPINISMO GIOVANILE

DOMENICA 24 MAGGIO ore 7:30 si parte per il Monte Palanzone 1433 m.

Partendo da Regazzo e proseguendo per la Valle dei Morti si arriva alla Cascina Braga e li vicino ci sono i “Funghi di terra” (fung de tera).

palanzoneIn Età Quaternaria gran parte del Triangolo Lariano era ricoperto dalla lingua terminale del grande ghiacciaio retico che si spingeva ancora un po’ più a Sud verso la Brianza. Con il loro ritiro i ghiacciai lasciarono ovunque tracce della loro azione. Massi erratici provenienti dalle più lontane cime alpine e imponenti depositi morenici segnarono i limiti della loro massima espansione. Questi terreni morenici formano buona parte del substrato di tutto il o luogo dalle acque che lentamente hanno formato valli e vallette.

La vallata incisa sui fianchi orientali del Monte Palanzone è detta Valle dei Mori e nella sua parte superiore si ramifica nelle valli Mazzano e Sassina. Più in basso, sul lato sinistro idrografico, si trova la minuscola Valle di Balcon, meta della nostra gita. È infatti sulle sue scoscese pendici che si trovano le bizzarre formazioni geologiche dei Funghi di Rezzago. Si tratta di pinnacoli formati da terra compressa mista a ciottoli di varia dimensione che svettano isolati in punti particolarmente ripidi ed erosi. Come mai, diversamente al pendio circostante, hanno resistito all’azione dilavante delle acque e dei venti? La soluzione è presto detta. Ogni tanto all’interno di questo materiale più fine si trovano massi di notevoli dimensioni che hanno protetto il più tenero terreno sottostante dal dilavamento, così, mentre attorno la terra era portata via, lentamente lentamente sono sorti ed hanno preso slancio in altezza i “funghi di terra”. La loro origine e crescita non è quindi dovuta ad un vitale slancio quanto ad una paziente e passiva attesa. Tali formazioni sono molto fragili e inevitabilmente destinate alla scomparsa: granello dopo granello la terra della colonna sarà erosa finché la struttura non sarà più in grado di reggere il peso del masso che l’ha protetta e crollerà.
È ciò che è accaduto recentementea nche ad uno dei tre funghi di Rezzago, il più esile, che è crollato. Tuttavia una sorpresa è già in serbo perché un altro fungo sta emergendo dall’antica morena. L’unico problema è che per vederlo completato dovranno passare certamente molti decenni.

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