Alpe Manco

Cenno storico
bivacco-alpe-manco
Chi ama gli aspetti umbratili, selvaggi e talora repulsivi della montagna, ricaverà dall’escursione al bivacco Alpe Manco un’indubbia soddisfazione, perché il percorso si svolge in un ambiente aspro, talvolta impressionante, anche se non presenta veri e propri pericoli, purché si segua sempre il sentiero e non ci si avventuri in problematici “fuori-sentiero”, che esporrebbero seriamente al rischio di perdersi. Se decidiamo di dedicare una giornata a questa esperienza, dobbiamo raggiungere S. Pietro, frazione di Samòlaco. Per farlo, lasciamo la statale 36 dello Spluga, percorsa da Nuova Olonio in direzione di Chiavenna, a Novate Mezzola: dopo l’indicazione della deviazione, sulla destra, per la Val Còdera, vedremo, sulla sinistra, una deviazione che scende subito ad un sottopasso ferroviario (indicazioni per Era, S. Pietro e Gordona). Imbocchiamo questa strada, e ci ritroviamo sulla strada provinciale “Trivulzia”, che percorre la bassa Valchiavenna fino a Chiavenna, mantenendosi, per un buon tratto, sul lato opposto della Mera, rispetto alla strada statale.
Vale la pena di ricordare che la denominazione è un atto di omaggio al capitano Gian Giacomo Trivulzio, famoso personaggio storico, gran Maresciallo di Francia, conte di Mesolcina e Valchiavenna, che ebbe il merito di promuovere la bonifica dell’’area compresa fra Era e S. Pietro, recuperando molti terreni all’attività agricola.

Percorso
Località di partenza Samolaco loc. Monastero
Quota di partenza 500 m
Dislivello 1230 m c.
Tempo di percorrenza 3-4 ore
Difficoltà E (Escursionistico) percorso su sentiero o mulattiera ben tracciati e segnalati. Richiede comunque attrezzatura adeguata e allenamento.

Accesso Da Samolaco, si raggiunge percorrendo la SS36 alpe-mancodello Spluga fino a Novate Mezzola da dove si devia a sinistra imboccando la Strada Provinciale Trivulzia che percorre la destra orografica della Valchiavenna. Dalla frazione S.Pietro di Samolaco si prende la carrozzabile che porta in località Monastero 414 m e si prosegue un poco oltre, fino a quota 500 m circa. S’imbocca ora il sentiero D16, che sale lungo il versante sinistro orografico della Val Mengasca. e per il bosco si raggiunge il Moot (S.Teresa) 965 m. Si riprende a salire nel bosco verso W arrivando poi a Sambusina 1180 m. Da qui con un tratto semipianeggiante si oltrepassano alcuni affluenti del torrente Mengasca, si supera l’Alpe Crosa e si perviene all’Alpe Cascinola 1407 m. Si sale ora verso SW fino al pianoro dell’Alpe Manco e poco più sopra al bivacco.

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